La Storia

Risalendo indietro nel tempo, fin dai suoi primi anni di vita, l’Istituto si caratterizza come Scuola Marinara. Gli esordi risalgono al lontano 1623, quando fu fondato il Collegio di S. Giuseppe a Chiaia, che divenne ben presto una fiorente scuola marinaresca. Con l’avvento a Napoli di Carlo di Borbone, il Collegio fu diviso in due rami: uno più modesto per i pescatori e l’industria marinaresca di piccolo cabotaggio, l’altro per i capitani di lungo corso. Successivamente, per venire incontro ai numerosi cantieri che stavano sorgendo a Castellammare, a Torre del Greco, ad Ischia, fu aggiunta la sezione per le costruzioni navali. Alla fine del ‘700 gli alunni più bravi erano avviati alla carriera del pilotaggio, onde la scuola prese il nome di Collegio dei Pilotini e divenne un vivaio fiorentissimo sia per la Marina Mercantile sia per quella Militare. Con la formazione del Regno d’Italia, si sentì l’esigenza di un Istituto Regio che abilitasse alla professione di capitani, costruttori e macchinisti. Sorse così, nel 1864, una specifica sezione di un Istituto Tecnico, che fu annesso al Regio Istituto Tecnico Nautico "G.B. Della Porta". Dal 1890 in poi, la popolazione scolastica aumentò tanto che, nel 1902, l’Istituto Nautico di Napoli ebbe una sua autonomia e, nel 1904, una propria sede nell’edificio di Via Tarsia. Nel 1906, la prima Scuola Nautica d’Europa diveniva "Regio Istituto Nautico Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi”, prendendo nome dal Duca degli Abruzzi, che durante i suoi viaggi di circumnavigazione aveva compiuto importanti osservazioni astronomiche ed oceanografiche. A seguito del sisma del 23 novembre 1980, l’istituto si trasferì nell’attuale edificio di Bagnoli.